Satoshi Tajiri

Satoshi Tajiri, una foto scattata dopo il 2006.

Nato il 28 Agosto del 1965 a Machida, Satoshi Tajiri (田尻智) è il fondatore della Game Freak, la società che ha dato vita alla serie di videogiochi Pokémon. Attualmente ha scelto di avere un ruolo diverso all’interno del Consiglio di Amministrazione, diventando CEO della Game Freak. Ma prima ancora di questo, Satoshi era fan accanito dei giochi arcade e ancor più un appassionato di insetti.

Infanzia e Adolescenza

Nella sua città natale, un sobborgo di Tokyo, viveva con il padre, venditore in una concessionaria Nissan, e con la madre, che si occupava di lui restando a casa. Il giovane Satoshi amava la vita all’aria aperta ed era particolarmente affascinato dagli insetti: gli piaceva collezionarli e per questo si divertiva a catturarli negli stagni, nei prati e nei boschi, che circondavano casa sua. Avvolte li faceva anche “combattere” fra loro, una cosa che gli piaceva osservare. La sua passione per gli insetti divenne tale che, fra i suoi coetanei, si guadagnò il soprannome di “Dr. Bug” (Dr. Insetto). Col passare degli anni, i luoghi che lui amava tanto vennero pian piano rimpiazzati da condomini e centri commerciali, e gli stagni, i prati e i giardini, dove lui passava il tempo alla ricerca degli insetti, scomparvero sotto cumuli di cemento. Si pensa che fu questo a dare vita al quel pensiero che poi diventò Pokémon, un videogioco che potesse far rivivere agli altri bambini, le sensazioni che lui aveva provato nel collezionare quelle piccole creature. Diventò un grande giocatore di videogame, una sua nuova passione, e il suo tempo si perse nelle sale giochi. Con il tempo divenne un grande appassionato dei giochi su console e, con i suoi amici James Hanzatko, Yuusuke Santamaria e Ken Sugimori, creò una rivista chiamata Game Freak, contenente consigli e trucchi sui vari videogiochi. La rivista era inizialmente scritta a mano, ma fece ugualmente un moderato successo e venne pubblicata dal 1981 al 1986.

Studi e Carriera

Satoshi, non avendo mai fatto l’università, imparò le basi dell’elettronica in un corso alla Tokyo National College of Technology che durò 2 anni. Iniziò poi a studiare il primo linguaggio di programmazione rilasciato della Nintendo e, vincendo un concorso della SEGA per lo sviluppo di un videogioco, pubblicò il suo primo lavoro: Quinty (Mendel Palace in America) per NES. Questa fu la prima tappa che fece diventare, nel 1989, la Game Freak una società.

Quando Satoshi seppe che era possibile fare degli scambi con il Game Boy, grazie al cavo in link, gli tornarono in mente gli insetti che lui stesso collezionava e scambiava con i suoi amici, e da li parti l’idea di creare un gioco che permettesse ai ragazzi di collezionare insetti (o meglio mostriciattoli) e di poterli scambiare tra loro, di farli combattere e di allenarli per farli diventare più forti. Propose la sua idea alla Nintendo, dove inizialmente ebbe un po di problemi nel lanciare il progetto come Capumon (Capsule Monsters), venne così rivisitato e, riproposto come Pokémon, ottenne un finanziamento. In quell’occasione conobbe Shigeru Miyamoto (il creatore di Donkey Kong, Super Mario, The Legend of Zelda, Pikmin e molti altri best seller della Nintendo), il quale diede fiducia al progetto e divenne per Satoshi quasi un maestro. Gli insegno moltissime cose delle quali lui stesso disse: “Ogni consiglio di Miyamoto-sensei fu basilare per la creazione dei Pokémon”.

Pokémon Versione Rossa e Verde

Ci vollero ben 6 anni — che Junichi Masuda ha spesso ricordato come un’esperienza memorabile — e nel 1996 uscirono i videogiochi Pokémon Rosso e Pokémon Verde, per Game Boy, che arrivarono in America (nel 1998) come Pokémon Rosso e Pokémon Blu e un paio d’anni dopo anche in Italia. La regione in cui aveva inizio il viaggio del giocatore venne chamata Kanto, come l’omonima regione del Giappone, la stessa della quale faceva parte la citta di Machida, dove Satoshi era cresciuto. L’idea di far uscire i giochi in due versioni differenti fu dell’amico Shigeru Miyamoto, come anche l’idea di dare al personaggio principale il nome Satoshi e al suo rivare Shigeru. Gli stessi nomi che poi furono riutilizzati nell’anime, cambiati in America con Ash e Gary (e nei giochi con Red e Blue).

Dai giochi Pokémon venne poi tratta un anime e un manga, i quali però vennerò pubblicati molti anni dopo. Questo perchè Satoshi ne era contrario, pensando che questo avrebbe sminuito l’importanza dei pokémon concentrandosi troppo sui personaggi. Alla fine accettò, a condizione che fosse lui ad osservare e a dirigere il lavoro.

L’Hai Notato?

A Satoshi sono stati dati diversi riconoscimenti. E’ stato nominato dalla IGC uno dei 100 migliori creatori di videogiochi di tutti i tempi, anche per la capacità che ha avuto nel trasformare Pokémon in un fenomeno mondiale. L’Electronic Gaming Monthly ha accreditato a Tajiri il fatto di essere stato una delle 10 persone più influenti nel dare vita al moderno mercato dei videogiochi.

Il Pokémon preferito da Satoshi sembra essere Poliwag. E parla della spirale che ha sulla pancia come i suoi intestini, visto che nei girini si riescono ad intravedere gli organi.

Nel 1999, in un’intervista al Time Magazine, Tajiri ha dichiarato che preferiva dormire per 12 ore per poter così lavorare ai suoi giochi il doppio delle ore. Secondo lui, questi orari irregolari lo aiutavano a pensare a nuove idee per i videogiochi.

Nel 2008, la Press KidHaven, ha pubblicato una biografia sulla vita di Satoshi scritta da Lori Mortensen, la quale afferma che al fondatore di Game Freak sia stata diagnosticata la sindrome di Asperger.